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L’ARTE CONTEMPORANEA COME UN INCIDENTE

"In fin dei conti, ciò che costituisce l'ossatura dell'esistenza, non è ciò che gli altri diranno o penseranno di voi, ma alcuni istanti di questo tipo, sollevati da una levitazione ancor più serena di quella dell'amore, e che la vita ci distribuisce con una parsimonia a misura del nostro debole cuore". Nicolas Bouverier, La Polvere del Mondo

“In fin dei conti, ciò che costituisce l’ossatura dell’esistenza, non è ciò che gli altri diranno o penseranno di voi, ma alcuni istanti di questo tipo, sollevati da una levitazione ancor più serena di quella dell’amore, e che la vita ci distribuisce con una parsimonia a misura del nostro debole cuore”. Nicolas Bouvier, La Polvere del Mondo

Questo articolo è apparso paro paro su Gli Stati Generali, che vi consiglio tanto di seguire.

Cosa succede quando l’arte contemporanea incrocia, più o meno violentemente, la vita vera, la vita “seria”, la quotidianità di quel buon 80% degli italiani che la considerano – come del resto la cultura contemporanea in generale – un divertissement nel migliore dei casi, o un inutile, costoso orpello nei peggiori? Continua a leggere

COSE CHE PUOI FARE A TORINO IN 72 ORE.

Collettivo Slavs and Tatars, Mystical Protest, mostra "Soft Pictures" fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Collettivo Slavs and Tatars, Mystical Protest, mostra “Soft Pictures” fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

Pur arrivandoci estremamente lunga, è vero che sto per raccontare di una Torino nel top-weekend dell’anno, dove, con Artissima, tutta la città diventa issima. Ma è anche vero che Torino mi sembra così sempre, perché trasuda cultura, nel proprio tessuto economico e nell’approccio mentale. Il che non fa per forza e solo rima con bello, ma soprattutto con buono e utile. Trasuda apertura verso il nuovo e verso l’Europa, come se quelle folate che sanno di neve cambiassero l’aria stantia delle nostre stanze. Austera, regale, ma anche modesta e proletaria. Torino ha tante anime quanto è policentrica, e non c’è angolo della città in cui qualcuno o qualcosa non agisca per renderla migliore. Ma soprattutto Torino riesce ad essere organica nonostante tutte queste anime, a trasmettersi in modo unitario. O forse a comunicarsi e basta, che non è poco.  Continua a leggere