Collettivo Slavs and Tatars, Mystical Protest, mostra “Soft Pictures” fondazione Sandretto Re Rebaudengo.
Pur arrivandoci estremamente lunga, è vero che sto per raccontare di una Torino nel top-weekend dell’anno, dove, con Artissima, tutta la città diventa issima. Ma è anche vero che Torino mi sembra così sempre, perché trasuda cultura, nel proprio tessuto economico e nell’approccio mentale. Il che non fa per forza e solo rima con bello, ma soprattutto con buono e utile. Trasuda apertura verso il nuovo e verso l’Europa, come se quelle folate che sanno di neve cambiassero l’aria stantia delle nostre stanze. Austera, regale, ma anche modesta e proletaria. Torino ha tante anime quanto è policentrica, e non c’è angolo della città in cui qualcuno o qualcosa non agisca per renderla migliore. Ma soprattutto Torino riesce ad essere organica nonostante tutte queste anime, a trasmettersi in modo unitario. O forse a comunicarsi e basta, che non è poco. Continua a leggere →